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30 05 2013 | Santarcangelo | Morri dimissionario chiede la testa di Berlati

Giovedì, 30 Maggio 2013

tortora-scuroSantarcangelo | Morri dimissionario chiede la testa di Berlati

 

Dopo l’annuncio di ieri sera in consiglio, la formalizzazione questa mattina. Mauro Morri si è dimesso da sindaco di Santarcangelo, inciampato sul bilancio quando il consigliere del Pd Luigi Berlati ha concluso la dichiarazione di voto più o meno così: “Questo voto non è solo un voto al bilancio, ma un atto di fiducia e io non te la do” (ovviamente rivolto al sindaco di cui fino a 5 minuti prima aveva sostenuto la maggioranza).
Dopo il fattaccio per Morri le dimissioni “sono un atto dovuto eticamente e politicamente, non uno sfizio personale”, ma non sono “una resa perché potrò confrontarmi a testa alta con chiunque sia in buona fede”, dice il sindaco di Santarcangelo, chiedendo la testa di Berlati.


“Certamente non è scaduto il termine tecnico che fissa l’approvazione dei Bilanci comunali entro il 30 giugno. La scelta di approvare il Bilancio entro maggio rispondeva a quell’obiettivo di virtuosità da sempre perseguito perché ci consentiva di mettere nelle entrate del Bilancio un risparmio di 75 mila euro derivato dalla estinzione anticipata dei mutui grazie all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. Per poterne usufruire nel secondo semestre 2013 la Cassa Depositi e Prestiti chiedeva di acquisire la delibera entro maggio”, spiega Morri. “Sapendo in anticipo – aggiunge l’ex sindaco – dell’assenza di due consiglieri di maggioranza non si sarebbe certo andati in Consiglio senza aver prima verificata la convergenza dei gruppi di maggioranza ovvero dei singoli, compreso il consigliere Luigi Berlati che “ha voluto dare la scossa” affossando il Bilancio e l’amministrazione comunale. Mentre più onore avrebbe reso alla sua coscienza se si fosse dimesso personalmente anziché mettere in ginocchio una Città che, questo sì, non lo merita”.


Là per là, in consiglio, Morri ha parlato di “una vera e propria imboscata”, “figlia della politica del momento, delle meschinità che hanno il sopravvento sulla lealtà”, che lui dice di aver sempre dimostrato al partito. “Ieri sera è scaduto, dopo tante troppe proroghe, il termine per subire ricatti perpetrati da chi, con una buona dose di cinismo, ha voluto far valere, anzi prevalere, la propria cordata, gli interessi teleguidati, i posizionamenti in vista di scenari futuri e/o di vendette trasversali”. Proroghe? “Fin qui ho sempre superato attacchi personali, distinguo strumentali cercando di ricondurre richieste e posizioni individuali in una logica unitaria, in uno spirito di coesione tra Sindaco, gruppi consiliari, singoli consiglieri eletti, dai cittadini, nella lista dove la faccia ce l’ho messa io”.


Morri difende il bilancio per cui “sono stati attivati tutti i percorsi di partecipazione interna agli organismi. Lo stesso iter è stato costruito voce su voce con un serrato confronto interno proprio in tutti questi mesi in cui tutte le sollecitazioni sono state accolte. Non ho mai attaccato o contrattaccato sui giornali ad accuse offensive quanto gratuite. Non certo per viltà o perché mancassero argomenti ma per l’unico valido motivo: non mettere in crisi la Città, non bloccare le iniziative, non togliere le garanzie sociali soprattutto di questi tempi. Questo è il mio concetto di dignità istituzionale e personale. E’ andata così su tutti i temi più rilevanti dall’ASP al PSC dove i soliti, ora uno ora due consiglieri di maggioranza, hanno colto occasione per far girare le votazioni attorno ad orientamenti che, quelli sì, non sono stati frutto di un confronto interno alla maggioranza ma da almeno due anni sono scaturiti da vari caminetti cui hanno preso parte i cosiddetti dissidenti insieme a componenti dell’opposizione, con il solo obiettivo di logorare il Sindaco e l’amministrazione. Questa la verità, fuori dalla inneggiata ipocrisia”.


Morri nella lunga arringa cita le 500 lettere ad anziani di Santarcangelo “che, grazie alle scelte di questa amministrazione, potrebbero avere l’esonero dalla Tassa Rifiuti e che invece non hanno copertura perché il Bilancio non c’è”, la gestione dei centri estivi e dei nidi, il trasporto scolastico, il regolamento tares (con la rata al 1 luglio). “E con tutta probabilità sono da considerarsi persi i 75 mila euro di rinegoziazione dei mutui e la possibilità di ultimare la nuova biblioteca attraverso La Fondazione FOCUS”. In tutto in una situazione di crisi che sta mettendo in difficoltà tutti i comuni e che ha portato Santarcangelo a una “politica di rigore” pur mantenendo l’accordo con i sindacati.


“La scelta nostra, condivisa dai cittadini che abbiamo incontrato prima di arrivare in Consiglio, è stata quella di privilegiare le garanzie sociali: il nido, le rette degli anziani in casa protetta, il sostegno all’handicap, gli inserimenti lavorativi e non è che abbiamo eliminato sprechi mantenuti negli esercizi precedenti. Abbiamo tagliato le ore di riscaldamento e di pulizia, ridotti i punti luce, eliminati eventi che, a Santarcangelo, rappresentano non l’effimero ma un sostegno all’intera economia. Dovevamo scegliere se toglierci il cuore o tagliarci le braccia … abbiamo tenuto il cuore, altro che sprechi”.


Di Berlati “che lamenta scarse informazioni” dice che “da 5 mesi non partecipa alle riunioni di maggioranza per protesta, dice lui, per tenersi “libere le mani” … oggi funziona così: i 101 non sono solo a Roma … e quel che è più grave è che le conseguenze di faide di gruppi e cordate vengano scaricate sui cittadini … questo non era mai accaduto a Santarcangelo”.


Adesso, prima del commissariamento, in mezzo ci sono 20 giorni e un piano b. “Nei 20 giorni che intercorrono dalla decorrenza delle mie dimissioni, le soluzioni sono due: o il gruppo di maggioranza riesce a ricompattarsi rimuovendo quelle persone che sono state causa di questa incresciosa situazione, e allora si potrà proseguire nel governo della Città fino alla scadenza naturale del mandato fissata per la primavera del prossimo anno, oppure si scioglierà il Consiglio Comunale, andremo tutti a casa e l’amministrazione del Comune di Santarcangelo verrà affidata per un anno ad un Commissario prefettizio, con buona pace di coloro che pensano così di fare il bene della nostra comunità”.


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